Letteralmente significa "velo".
Ormai praticamente in disuso, è un capo che ha avuto alti e bassi nella sua lunga storia.
Da periodi in cui è assolutamente onnipresente ad altri in cui non se ne trova traccia.
A volte segno distintivo dell'aristocrazia, altre solo dell'ambiente rurale e montanaro.
Di certo si può affermare che si tratta di un indumento funzionale senza fini prettamente estetici.
Alcuni designers hanno deciso di dare una spolverata ad una ingiustificata assenza del mantello nelle collezioni invernali. Forse con la mancanza delle mezze stagioni è venuto a mancare lo snobismo verso il concetto di "antico", molte volte sottovalutato.
Un capo che tacitamente nasconde un abbraccio contro l'imprevedibilità della fredda stagione.
Ann Demeulemeester
Nicolas Andreas Taralis
Robert Geller
Paul Smith: sherlock holmes inspiration
Y-3 opta per un look easy/giovane con una versione "sleeveless".
Lo si può abbinare anche ad un look tipicamente Bourgeois-Bohemien.
Per apparire distrattamente attuali.
Patrik Ervell propone anche una versione del mantello in gomma.
----------
Personalmente è un capo che ho imparato ad apprezzare molto questo inverno. L'ho trovato caldamente comodo e uscendo dallo schema cappotto/piumino, si ha quel tocco di originalità in più.
(al lavoro durante un servizio fotografico..)
(..ma anche pronto per il weekend.)
----------
Quindi non abbiate paura di sembrare âgé e antichi.
Saper riutilizzare un capo ormai dimenticato,
calibrando il peso dei volumi in chiave moderna, è solo un ottimo segno di creatività.